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Il lusso è di norma a Villa D'Este

Anche quest'anno, come sempre l'ultimo weekend di maggio vi è il Concorso d’Eleganza nella splendida cornice di Villa Erba sul lago di Como. Come tutti gli anni sappiamo già che in mezzo allo splendido spazio che fiancheggia la struttura alberghiera, ci sará una regina di classe in produzione attuale, di marchio Rolls-Royce. Troviamo infatti una personalissima realizzazione dedicata a un anonimo cliente dai gusti non comuni. Questo è il concetto di lusso per Rolls. È quasi artigianale in tutti i dettagli, unica come molti vorrebbero avere un’auto, questa, potendoselo permettere, la fa direttamente Rolls-Royce.

La casa inglese tiene infatti a fare sapere che con le proprie tecniche attuali, ogni modello può essere persino costruito a immagine del proprietario, se lo desidera. Si rappresenta fisicamente il significato più intenso della parola lusso per un’automobile: su misura o meglio Bespoke come nessun altra, realizzata per il singolo. È un po’ quello che accadeva in principio, quando si diffusero le prime automobili a inizio Novecento, quello che facevano anche altri marchi di grande pregio in giro per l’Europa soprattutto. La persona che ha voluto la Sweptail, si è avvicinata al marchio con la propria idea e la macchina figlia di tale idea è arrivata a Cernobbio, non solo per stupire la massa del grande pubblico, piuttosto per colpire qualche occhio, cui possa interessare un simile progetto, visto il target parecchio elitario dell’evento che ha persino una propria rivista, Corriere d’Eleganza, che nell’editoriale accoglie a quello definito “il più esclusivo degli eventi per auto classiche al mondo”. Il nome dell’auto allude a certe Rolls-Royce swept-tail degli anni Venti. Rolls-Royce ha quindi re-immaginato questa caratteristica sulla nuova vettura. “Sweptail è magnifica ed esalta il romanzo del viaggio per se stessi". A vederla è un’auto che colpisce parecchio, molti puristi delle forme lievi e armoniose, piuttosto che sportive, o perfettamente equilibrate nella loro solidità, la hanno subito criticata, in quanto a stile. Ma andiamo a vedere questa vettura:

La Sweptail esprime a pieno il DNA del marchio, ma non come lo si è abituati a vedere oggi; la forme pulite e imponenti, ben più estrose, rispetto a mondi non automobilistici. Esibisce una griglia Pantheon, più grande di quella di tutte le sorelle di epoca moderna: fresata da un unico pezzo di alluminio, lucidata a mano con finitura a specchio. La zona esterna è incorniciata in alluminio spazzolato. Scorrendo i fianchi della Sweptail che si scopre la sua particolarità: una forma inusuale, elegante e quasi snella, relativamente al volume complessivo dell’auto. Dal bordo superiore del parabrezza, la linea del tetto inclina sempre più arretrando. Il punto più forte, quello dove non tutti oserebbero, è il richiamo al mondo degli yacht e il profilo inferiore a U: uno pseudo cono in contrasto con l’anteriore parecchio squadrato. Ultima personalizzazione esterna, il numero 08 in alluminio lucidato a mano.

All'intero la stessa classe e eleganza si trova nei finestrini laterali allungati e il tetto in vetro panoramico che danno luce ai due occupanti. L'interno è abbastanza minimalista, ma vi è una gran cura per i materiali. Grandi quantità di ebano lucido e Paldao rivestono le superfici, creando contrasti visivi tra classico e contemporaneo. Sedili, braccioli e parte superiore del cruscotto sono in pelli pregiatissime, di due varietà. La strumentazione è discreta, con tre quadranti circolari, circolari sono anche le bocchette areazione, quasi irrilevanti, immerse nel pregiato legno. Fedele allo spirito di una GT Transcontinental del secolo scorso, al posto dei sedili posteriori pone ampia superficie di legno, che crea una mezza-mensola, illuminata da un vetro. Osservando sotto l’esteso vetro posteriore non una normale cappelliera ma qualcosa di artistico e ispirato al mondo navale. Sempre dietro vi é un sistema scorrevole denominato Passarelle si collega alla cappelliera aderendo a tutti i volumi interni. La dashboard è come detto forse la più “pulita” della gamma, minimalista, con un solo controllo in evidenza è l'orologio. La console centrale non poteva non proporre un sistema che faccia uscire, all’occorrenza, una bottiglia e due calici di cristallo. Ovviamente non è dato a sapersi né la motorizzazione che muove questa lussuosa auto né il costo che immaginiamo sia paragonabile ad un appartamento di ampia metratura nel centro di una città importante come Roma.

Ma, per il Concordo d'Eleganza, questi targhet non esistono, meglio godersi le auto e moto più belle e rare del mondo con la stupenda cornice del lago di Como.

A testimonianza a di ciò, la Best of Show del concorso di quest'anno è andata alla Puch 250 Idien-Reise, prototipo dal valore inestimabile.

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