È una Dacia Lodgy la milionesima vettura dello stabilimento di Tangeri
- autoreport2016
- 11 lug 2017
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Ben un milione di veicoli in cinque anni: questo è risultato che celebra oggi, l’impianto dell’alleanza Nissan-Renault a Tangeri, in Marocco che fa fatto uscire una Dacia Lodgy numero 1milione. Una fabbrica che, nonostante la sua collocazione geografica, è tutto tranne che periferica nella geografia strategica del gruppo francese. Rappresenta infatti il cuore produttivo dei quattro modelli Dacia: oltre alla Lodgy, si costruiscono qui Sandero, Logan MCV e Dokker. Lo stabilimento di Tangeri, assieme a quello di Casablanca, molto più piccolo, è responsabile della metà della produzione mondiale del marchio low cost. Non si tratta solo di cemento, ferro e vetro che spunta dal nulla tra le colline, la fabbrica Dacia non ha nulla dell’impianto da Paese in via di sviluppo.

Nato nel 2012, riflette la concezione di una fabbrica moderna, luminosa e pulita e gestione dell’energia, si fa vanto di essere all’avanguardia nell’ecocompatibilità, con il 90% del fabbisogno soddisfatto attraverso fonti rinnovabili, come biomasse. Ciò comporta una riduzione delle emissioni di CO2 fino a 100 mila tonnellate l’anno. Inoltre una linea ferroviaria collega l’impianto al porto di Tangeri, snodo cruciale dato che il 95% della produzione è destinato all’export. Con circa 250 mila metri quadrati, e l’intero ciclo di lavorazione all’inferno dello stabilimento, dal reparto presse alla verniciatura, la fabbrica di Tangeri dà lavoro a quasi 8.000 persone, con un’età media 29 anni e quota rosa del 15%, cifre decisamente diverse rispetto a noi; rappresentando un volano per l’economia locale. Per tutto ciò, la Renault incassa quote di mercato: è il costruttore numero uno, con 61.726 auto consegnate nel 2016, detiene il 42% del mercato e ha sette modelli tra le prime dieci auto più vendute. “Noi ambiamo a essere un business marocchino”, ha detto Marc Nassif, direttore del gruppo Renault Marocco. “La nostra presenza qui, con i nostri due stabilimenti, ci dà la legittimità di giocare da protagonisti della vita economica di questo Paese”.