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Il carburante Bio di Bosch a base di CO2

In Bosch ne parlano con orgoglio di una “componente segreta”, utilizzata dagli ingegneri per sintetizzare un nuovo tipo di carburante a partire, anche ma non solo, dalla CO2. Una novità interessante che verrà presentata a giorni al Salone di Francoforte. Grazie a questa tecnologia, uno dei principali responsabili del riscaldamento globale verrebbe ridotto significativamente: si tratterebbe di 2,8 miliardi di tonnellate di CO2 in meno, solamente in Europa, entro il 2050, ipotizzando come unico utilizzo la mobilità elettrica. Il tutto, ammesso che l'energia elettrica per la produzione derivi da fonti rinnovabili. 

Com’e facile pensare, la conversione delle automobili tradizionali in auto a batterie non basta, lo spiega Volkmar Denner, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Robert Bosch GmbH: “Per raggiungere i target prefissati di riduzione delle emissioni fissati dalla conferenza di Parigi è obbligatorio adottare anche altre soluzioni intelligenti, oltre alla mobilità elettrica. Se anche tutte le auto venissero convertite in elettriche, aerei, navi e camion continuerebbero comunque a funzionare a carburante. I motori a combustione a zero emissioni di CO2, alimentati con carburanti sintetici, costituiscono pertanto una soluzione molto interessante da adottare, anche per le autovetture”. Non è tutto, perché i carburanti sintetici offrono altri vantaggi. Primo fra tutti, ridurre quasi a zero la fuliggine, con conseguente taglio dei costi delle tecnologie per il trattamento dei gas di scarico. Secondo, si potrebbe continuare a utilizzare la rete attuale dei distributori di carburante. Terzo, il know-how maturato in oltre 100 anni di motore a combustione non verrebbe distrutto. Un’altra prospettiva da cui leggere questa innovazione può essere la più interessante per noi utenti: ovvero la convenienza che diciamocela tutta.. il più delle volte è anche quella che ci fa prendere la scelta definitiva. Bosch ha dimostrato che fino a 160.000 chilometri della vita di un veicolo, il costo totale di proprietà di una macchina ibrida alimentata con un combustibile sintetico potrebbe essere addirittura inferiore a un'elettrica per spostamenti a lungo raggio, ovviamente a seconda del tipo di energia rinnovabile utilizzato. 

Per ora, i carburanti sintetici non sarebbero attraenti per il mercato, perché il processo di produzione è complesso e costoso. Ma, grazie ad un aumento della loro produzione e alla riduzione dei prezzi dell'energia elettrica, si potrebbe portare il costo al litro (accise escluse) in una fascia compresa tra 1,00 e 1,40 euro al litro. Infine, è interessante sottolineare come i carburanti sintetici non siano in competizione con la produzione alimentare, con tutti i problemi etici collegati. 

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